ESTRATTO SLOT 1
Estratto dal Capitolo 4:Come a voler accogliere i suoi visitatori, i tiepidi raggi penetrano la fitta boscaglia tagliando la foschia che si muove lenta tra gli alberi.
Odelia fa un gesto con la mano. “Fermi, ho trovato qualcosa!” La shiak indica i ramoscelli spezzati di un cespuglio e delle orme subito in basso. Il suo sguardo si volge verso di noi. “Gorak!”
Dorin si prepara a brandire la sua ascia da guerra. “Maledetti, cosa ci fanno in questa foresta? Non è uno dei loro territori!”
“Non mi piace.” Nori scosta il suo mantello per chinarsi a osservare anche lei i segni sul terreno. “Se dei gorak sono pervenuti fin qui, devono essere stati guidati da qualcuno.”
“Ma da chi?” esclama Kirya preoccupata.
“O cosa,” aggiunge Nori.
“Qua ci sono altre tracce!” Lilyp ci fa cenno di raggiungerla. “Sembra che uno di loro si sia unito a una squadra diretta all’interno della selva.”
Dei solchi profondi attirano l’attenzione di Odelia. “Non va bene, queste sono orme di Skulgrat.”
“Dimmi che è uno scherzo…” Dorin aggrotta le sopracciglia.
“Non c’è dubbio. Per quanto le impronte di gorak le abbiano coperte, le tracce di skulgrat sono inequivocabili.”
Mi avvicino cercando di capire a quali segni si riferisse. Ci sono decine di piccole orme, tracce del passaggio di un carro, e poi…
Un brivido mi sale lungo la schiena.
Orme gigantesche tra i solchi delle ruote—che sia un orco?!
“Bene, possiamo tornare da Harold e dirgli che non c’è più niente da fare…” Lilyp si volta tornando sui suoi passi, ma Nori l’afferra per la collottola facendola camminare ferma sul posto.
“Dove pensi di andare?”
“Lasciami, io non ci vado contro uno skulgrat! Non voglio finire schiacciata sotto un suo piede!”
“Forse Lilyp ha ragione, è troppo pericoloso,” interviene Kirya.
Odelia si rialza chinando il capo, e tira lentamente indietro il cappuccio del mantello.
Un’elfa!
…Perchè ancora mi stupisco? Dopotutto sono in viaggio con un nano.
Rimango lo stesso incantato ad ammirarla: capelli azzurri intrecciati con nastri cremisi le scendono poco sotto le spalle; lunghe ciglia racchiudono due rubini taglienti di un rosso intenso; tribali dorati adornano i suoi zigomi pronunciati. Odelia chiude gli occhi e inspira profondamente. “Il dovere mi impedisce di arrendermi—ne va del mio onore di shiak!”
“Umpf…” Dorin sbuffa a braccia conserte. “Siamo arrivati fin qui: sarebbe un peccato desistere proprio adesso… e di certo non faremmo una bella figura con la gilda di Lerhana.”
“Potremmo dare solo un’occhiata,” dice Nori stringendosi il mento tra le dita, “magari se ne sono andati.”
“Non credo…” Storco la bocca. “Penso si trovino ancora in zona.”
Da quando ho un olfatto così sviluppato?!
Nori mi fissa sospettosa. “Come fai a saperlo?”
“Q-questione di naso…”
“Oooh, un naso utile per cercare cibo!” esclama Lilyp con le ditine sulle guance. La vythir oscilla penzoloni dal suo stesso mantello, che è ben stretto nella mano di Nori.
“Come se avessi difficoltà a trovarne,” dice seccata la heiti.
Mentre Nori e Lilyp si lanciano fulmini dagli occhi, l’elfa si accosta a me coprendomi con la sua ombra. “Quanto ritieni siano lontani?”
“Oh, be’, non molto… Non più di un migliaio di passi restando sulle loro tracce.
Sarà una buona idea braccare quella creatura?
“Bene, io vado.” Senza indugio, Odelia si avvia nella direzione che avevo suggerito.
“Non dovremmo lasciarla andare da sola…” Kirya si volta con un’espressione inquieta. “Non vi pare?”
Dopo che Lilyp ha smesso di divincolarsi, Nori rilascia la presa sulla verde mantellina. “In fin dei conti abbiamo fatto molta strada.”
Non ho mai lasciato un party online e, per quanto difficili potessero essere, ho sempre portato a termine le mie missioni.
“Sono d’accordo con voi,” rispondo, vedendo la shiak immergersi tra il fogliame. “Mi sentirei tremendamente in colpa ad abbandonarla.”
Dorin si batte il pugno sul petto. “Un brinnar non si ritrae al cospetto di un’Altias!
“Altias”… che sia il nome del popolo elfico? Chissà quali altre razze abitano questo mondo…
“Allora è deciso.” Nori mette le mani sui fianchi. “Andremo fino in fondo!”
“Io attenderò alla locanda di Crom.” La nostra compagna dalla rossa chioma prova ad allontanarsi, ma Nori l’afferra per un piedino trascinandola dietro di sé.
“Non voglio diventare una pizzettaaaaaa!” grida Lilyp aggrappandosi agli arbusti.
Anche qua fanno la pizza?!
Mentre scorro mentalmente la lista delle mie pizze preferite, ci addentriamo nelle profondità del bosco.